LA REGOLA

Da alcuni documenti conservati nell’Archivio Storico Lucca risulta che già prima del 1239 gli Ospitalieri di Altopascio seguivano una Regola, che non conosciamo, ma che sappiamo modellata su quella di S. Agostino.
Con la Bolla del 5 aprile 1239, il pontefice Gregorio IX concede ai Frati di Altopascio la Regola degli Ospitalieri di Gerusalemme ed approva le norme particolari e le Costituzioni scritte da Gallico, maestro dello Spedale in quell’epoca: questo è senza dubbio un documento importante nella storia dell’Istituzione poiché, da quel momento in poi, la Comunità assume infatti lo status di Ordine autonomo rispetto a qualunque altro Ordine similare, compreso quello dei Gerosolimitani. E se alle origini la Congregazione era nata con compiti sia di tipo caritativo – assistenziale (accogliere i viandanti e pellegrini, curare gli ammalati), sia di tipo militare (risanare, costruire e presidiare strade e ponti: proteggere i pellegrini accompagnandoli nei passi pericolosi), a partire dal 1239 sembra che l’attività sia rivolta prevalentemente al settore terapeutico ed assistenziale piuttosto che a quello militare.

Resta comunque attestato da documenti posteriori che l’ospitalità per pellegrini e viandanti continuava. Nelle rubriche della Regola sono indicate le norme di comportamento dei frati, degli inservienti, e delle strutture direttive dell’Ordine, posto al servizio dei pellegrini malati, di cui le rubriche XXXVIIII - XLVIII prevedono con precisione l’accoglienza, le cure mediche, la dieta.

L'INSEGNA DELL'ORDINE: il TAU

Il capitolo 51 della Regola dice testualmente: "Per questo segno del TAU, lo quale ti diamo, salvi te Dio et guardi, qui ed in futuro, et ti perduca ad vita eterna". Con queste solenni parole veniva consegnato all'Ordine questo misterioso segno della croce a forma di "T", chiamata anche taumata o commissa, che nei documenti è detto sempre « venerabile ». Il verbo greco thaumazo riassume il significato di "meraviglia" e "miracolo", e la croce in sé implica, nella simbologia cristiana, l'idea arcana della salvezza. Il TAU, di colore bianco contrassegnava gli abiti di color marrone o grigio dei religiosi e dei cavalieri, gli utensili di uso comune e gli animali di loro pertinenza.
Oggi lo troviamo scolpito in un concio della torre campanaria di Altopascio, dipinto in tegole, piatti e stoviglie appartenenti a quell'antico ospedale, in materiali da costruzione, pietre, e nei sigilli dell'Ordine.".
Tale simbolo fu un distintivo diffuso, utilizzato oltre che dai nostri ospedalieri anche dal poverello di Assisi e dall'Ordine di S.Antonio di Vienne.

ORGANIZZAZIONE GERARCHICA

L'organizzazione gerarchica interna era così predisposta:
Le dignità erano diverse: IL MAESTRO GENERALE o gran maestro, che rivestiva una carica sotto ogni riguardo autorevolissima; I MAESTRI PARTICOLARI DI CIASCUNA MAGIONE (PRECETTORI), I SINISCALCHI, I CAVALIERI, scelti fra i fratelli di nobile famiglia.

I nostri spedalieri si dividevano quindi in semplici FRATI LAICI, in FRATI SACERDOTI, DIACONI, CHIERICI e FRATI CAVALIERI.
I frati sacerdoti non erano molti nella Casa generalizia di Altopascio: erano generalmente tre e probabilmente ve ne era uno solo nelle magioni filiali di minore importanza.

Oltre ai frati vi erano poi i servi, o SERVIENTI, i quali dovevano pure osservare la regola, assai necessari in uno spedale di così grande importanza e così vasto. Anzi vi si accettavano anche le donne ed erano dette suore o SORORE. E vi si ricevevano pure gli ammogliati con le loro mogli, ma questi dovevano poi vivere separatamente e in locali diversi, come pure dovevano restare separate le suore dai frati. Vi era poi anche una specie di terz’ordine, nel quale venivano accettati, laici con particolari norme DONATI.