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AMBIENTE |
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 Immaginate
una distesa verde, un fiume impetuoso, un’aria sana e un
ambiente incontaminato. E’ il cuore della Sardegna tutto
da gustare. Immaginate una spiaggia di sabbia fine e bianchissima
ed un mare di eccezionale trasparenza con acque turchesi e cristalline,
dove isole e isolotti (S.Antioco – S.Pietro – La Maddalena
– Asinara – Caprera) di origine vulcanica, con rocce
superbe, sono la decorazione di paesaggi insoliti ed unici, e
dove il sole risplende creando bagliori e luccichii ed emana sulla
pelle quel calore piacevole.
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Se
vi lascerete trasportare dalla voglia di vivere la Sardegna, vi
faremo ammirare questo originale tripudio di natura, sovrastato
da maestosi ed imponenti picchi calcarei che fanno da cornice
ad una natura ancora pura ed incontaminata, che conserva inalterato
tutto il suo fascino e la sua originale e primigenia bellezza.
Sarete stupiti nell'incontrare i numerosi e caratteristici massicci
rocciosi che a volte si ergono a picco sul mare, raggiungendo
altezze veramente notevoli, ed i suggestivi altopiani popolati
ancora oggi da animali che vivono allo stato brado.
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 Il
bosco e la macchia mediterranea incontaminata hanno consentito
la sopravvivenza del cervo e del daino che vengono protetti, come
anche del muflone, del cinghiale sardo, del cavallo sardo della
Giara, e di tutte le specie di volatili, che popolano le foreste
dell’isola nei vari periodi
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dell’anno,
in particolar modo dell'aquila reale. Avrete la possibilità di avvicinare
alcune di queste specie di animali presso i parchi e le zone protette
dove essi vivono, e potrete vedere altre specie scomparse visitando
i Musei ambientali dove dei diorami creati da mani esperte riproducono
gli ambienti e le situazioni, con gli animali imbalsamati nelle
loro posture più tipiche.
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Chi vuole
vivere da vicino la natura dell'isola, potrà percorrere
dei sentieri già tracciati e
collaudati dal C.A.I. (Club Alpino Italiano): accompagnati da
guide esperte e preparate vi faremo entrare negli estesissimi
boschi di querce, tassi, elci, agrifogli, e tra i corbezzoli,
mirto, lentischi, ginestre della macchia mediterranea tipica che
accanto alle essenze comuni a tutta la Sardegna ha vere rarità
vegetali. |
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Tra
queste rarità vi mostreremo gli alberi secolari, ulivi,
lecci, tassi e querce, che come vecchi patriarchi vivono ancora
questi luoghi grazie al rispetto delle popolazioni.
E come d'incanto, ecco apparire numerose fonti d'acqua, alcune
rinomate per la particolare e specifica qualità dell’acqua
che ne sgorga, altre addirittura che sgorgano dalla terra a circa
60° C. con qualità medicamentose.
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Potremo
ammirare numerosissimi ruscelli, il cui scorrere impetuoso da
luogo alla formazione di stupendi laghetti dalle limpidissime
acque. Anche il Flumendosa, che bagna il territorio scorrendo
in profonde gole tra anse e riparate spiaggette sabbiose, ed il
Tirso, che
anticamente divideva l’isola in due, formano a volte piccoli
laghi dove è possibile praticare la pesca sportiva poiché
ricchi di fauna acquatica. E chi ha la fortuna di visitare quei
luoghi durante la stagione delle piogge rimarrà incantato
dalla bellezza di queste acque che allora danno vita ad un variegato
e complesso gioco di cascate che si riversano nervose negli specchi
d’acqua cristallina: lo stesso D'Annunzio ne rimase colpito
dedicandogli una delle sue poesie.
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Ma
per sentire meglio le vibrazioni che emana il cuore di questa
terra antica, vi faremo entrare nelle miniere e nelle grotte naturali,
dove scoprirete veri tesori e dove la magia dei luoghi vi riporterà
indietro nel tempo, come nel ventre di una madre. I giacimenti
minerari che fino agli anni settanta sono stati tra i più
importanti d’Europa, sono ora il principale strumento della
cosiddetta archeologia industriale: le strutture murarie dei cantieri,
gli edifici che ospitavano il centro operativo per l’estrazione
dei vari minerali, i percorsi sotterranei lungo i filoni metalliferi,
sono ricche di fascino e capaci di suscitare forti emozioni.
Potrete ammirare il risultato di anni di fatiche dei minatori
nei Musei minerari, dove sono esposti i minerali tratti dai filoni
sardi e le attrezzature dei minatori di certo fascino.
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Visiteremo
delle grotte naturali dove, attraverso comode passerelle in acciaio,
sospese sopra verdi laghetti, potremo ammirare le molteplici formazioni
di minerali e di cristallizzazioni uniche al mondo: concrezioni
calcaree, stalattiti e stalagmiti ornano le ampie camere di queste
cavità, le cui pareti a volte sono completamente
ricoperte di cristalli bianchissimi di aragoniti aghiformi e aragoniti
eccentriche. Alcune di queste grotte furono un tempo usate anche
come Tempio ipogeo per il culto delle Acque e della Madre Terra
o in genere come templi per riti religiosi e dove ancora oggi
possiamo vedere numerose testimonianze archeologiche. (Sadali:
“grotte de is Janas” e “Su fossu de Margiani
Ghiani” – Santadi “grotte Is Zuddas” –
Ulassai “grotta de Su Marmuri” – Fluminimaggiore
“Su Mannau” – Alghero “grotta di Nettuno”
– Carbonia “grotta S.Barbara presso miniera”)
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Il nostro obiettivo è
farvi "vivere" la Sardegna, respirare la sua aria, bagnarsi
nelle sue acque, entrare nel ventre della sua terra, entrare in
contatto col mondo ancora incontaminato delle piante e degli animali.
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